Qual è l’immagine che abbiamo di noi stesse?
Quanto vorremmo che quello che vediamo allo specchio coincidesse con lo stereotipo che la società ci impone di essere: giovani, belle, magre e attente al nostro aspetto?
Siamo realmente sicure che ri-specchiarci in questo ideale estetico, alimentato dalle mode e dai media, rappresenti davvero il nostro benessere?
Quanto pesano queste aspettative su una donna adulta e quanto su un’adolescente?
Magrezza e salute non sono sinonimi.
La salute è “uno stato di completo benessere, fisico, psichico e sociale”.
Ecco perché è importante comprendere che il nostro “essere in forma” deve coincidere con un rapporto sereno con il nostro corpo e con il cibo che assumiamo.
Una perfetta sinergia tra cura dell’aspetto fisico e del pensiero, ottenuta attraverso un’alimentazione equilibrata e abitudini sane che ci spingano a mangiare bene, senza rinunciare ad una vita sociale.
La relazione che abbiamo con il cibo è centrale.
Le interazioni tra cibo, umore ed emozioni rappresentano un punto cardine nella ricerca del benessere psicofisico e rispondono ad aspetti psicologici ed emotivi legati alla nostra storia personale.
La voglia di cibo è governata da messaggeri del benessere presenti nel nostro cervello:
- la dopamina (ormone della ricompensa),
- la serotonina (ormone della felicità),
- l’ossitocina (ormone dell’amore)
- le endorfine (oppioidi naturali prodotti dal nostro organismo)
In particolare, il cervello è programmato per ricercare i comportamenti che rilasciano dopamina e serotonina: nel caso del cibo, questi ormoni rispondono agli alimenti che amiamo di più, che spesso coincidono con il cibo spazzatura e con altre abitudini poco sane.
Non di rado, questa ricerca della felicità sfocia in dipendenza, in disturbi del comportamento alimentare, in scarsa attenzione al proprio reale benessere.
Situazioni che spesso è difficile affrontare.
Farsi aiutare da un professionista è un atto di coraggio e consapevolezza, un passo importantissimo per lavorare sull’accettazione di sé e raggiungere lo stato di “salute” attraverso uno stile alimentare (e di vita) sano.
Questo, estremamente sintetizzato, il senso del mio intervento di ieri alla manifestazione “Marzo Donna 2023 – Specchiarsi e ri-specchiarsi”, insieme alla dottoressa Maria Soria, psicologa e terapeuta.
Per ricordare sempre che la missione di un professionista è aiutare le persone a stare in salute e bene con sé stesse.
Grazie al Comune di Napoli – Municipalità 2 e Neamood, partner di Nutrizione 2.0 in questo cammino del corpo e della mente verso il benessere.