Quando io morirò, tu portami il caffè, e vedrai che io resuscito come Lazzaro.
(Eduardo De Filippo)
Eduardo, da buon napoletano, fa del caffè un salva-vita, ma quanto di effettivamente salutare c’è nel caffè?
Il caffè benefici ne dà o no? Quanto dovremmo berne?
Utilizziamo questo articolo per fare, come sempre, un po’ di chiarezza!
In passato bere caffè era considerata una cattiva abitudine, quasi al pari di bere alcol o fumare. Spesso si è ipotizzata una correlazione negativa tra il caffè e l’insorgenza della cirrosi epatica, nel 1991 era stata addirittura inserita dall’OMS tra le sostanze definite “possibilmente cancerogene per gli esseri umani”.
Amici del caffè, per nostra fortuna queste teorie sono legate ad un passato di studi ormai superati.
Ricerche più recenti rintracciano nelle proprietà del caffè, diversi effetti benefici e protettivi.
Il caffè non crea problemi al fegato
A proposito del fegato, il caffè risulta essere un ottimo protettore contro la cirrosi epatica.
Inoltre, se assunto in quantità moderate, può rappresentare una buona fonte di antiossidanti.
Effetti benefici caffè per la salute cardiometabolica o cardiovascolare
Secondo uno studio dell’American College of Cardiology, un consumo moderato di caffè sembrerebbe avere effetti potenzialmente favorevoli per la salute cardiometabolica, registrando infatti tassi inferiori di diabete di tipo 2, ictus, malattia coronarica e insufficienza cardiaca.
Lo stesso articolo incrocia i risultati di 3 differenti studi, derivanti dall’analisi di dati relativi al consumo quotidiano di diverse tipologie di caffè da parte di due differenti categorie di persone (soggetti sani o soggetti con malattia cardiovascolare al basale).
Le evidenze di questi studi confermano quanto un consumo moderato di caffè (pari a 2-3 tazze al giorno) non solo non abbia complicazioni in termini di salute cardiovascolare, ma anzi sottolineano quanto questa bevanda possa essere consumata, con effetti benefici, anche a fronte di problemi al cuore.
Nessun legame con l’ipertensione
Rispetto ai non-consumatori, il consumo di caffè moderato (1-2 tazze al giorno) non è risultato associato in alcun modo all’ipertensione.
Un consumo di caffè più sostenuto (3 o più tazze al giorno), ha mostrato addirittura effetti protettivi.
Sebbene i risultati non siano conclusivi, li si potrebbe imputare all’azione protettiva sulla salute cardiovascolare esercitata da composti come l’acido clorogenico, tra i più noti polifenoli (antiossidanti) presenti nel caffè.
In sintesi, le proprietà benefiche del caffè sono:
- stimola il sistema nervoso centrale, riducendo la sensazione di sonno e aumentando la sensazione di benessere
- ha effetti tonici e stimolanti sul cuore
- migliora le capacità mnemoniche e la facilità di ragionamento
- stimola la secrezione gastrica e biliare
- protegge dalla cirrosi epatica
- riduce appetito e sensazione di fame
- ha importanti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie
- può funzionare da analgesico contro il mal di testa
Consumiamone dunque senza dubbi!
Prestiamo solo attenzione a non superare le dosi di tollerabilità, che variano da persona a persona, e comunque meglio non superare i 4 caffè al giorno.
E sarebbe meglio berlo amaro, per evitare di introdurre troppo zucchero.
Fonti di questo articolo:
issalute.it
nutrimi.it
humanitas.it